CHIUSURA TRIENNIO
Entro il 31 dicembre 2022 tutti i professionisti e le professioniste della salute dovranno completare il ciclo formativo ECM relativo il triennio 2020/2022.
Il triennio che si sta concludendo è stato un triennio atipico: oltre allo sconto di 50 crediti previsto a seguito dell’emergenza Covid-19 (che ha portato l’obbligo formativo da 150 a 100 crediti), entro il 31 dicembre del 2021 è stato possibile recuperare eventuali debiti formativo relativi ai trienni precedenti. Queste azioni hanno puntato a facilitare la regolarizzazione ECM in prospettiva del nuovo triennio 2023-2025, nel quale si prevede vengano avviate le sanzioni per inadempienza ECM. In previsione del 31 dicembre 2022 prossimo venturo, il Cogeaps ha infatti inviato a tutti Ordini delle professioni sanitarie una lettera nella quale fotografa lo stato dell’arte in merito agli iscritti e alle iscritte non in regola per i trienni 2014/2016 e 2017/2019.
Il presidente del Cogeaps Roberto Monaco ha spiegato che l’obiettivo della lettera inviata è quello di offrire la possibilità a tutti gli Ordini delle professioni sanitarie di valutare la situazione e decidere autonomamente cosa fare nei confronti di chi risulta inadempiente. Le sanzioni per chi non assolve all'obbligo ECM, che sono previste per legge e che partiranno probabilmente dal 2023, vanno dall’avvertimento, alla censura fino alla sospensione.
Superando il solo approccio sanzionatorio, che verrà definito di comune accordo da tutte le Federazioni degli Ordini, la leva strategica dell’ECM non è punire, ma garantire una formazione continua e di qualità con il fine primario di erogare prestazioni sanitarie adeguate e di alto valore ai cittadini.
L’invito per tutti i professionisti e le professioniste in regola è dunque quello di proseguire la propria formazione con particolare attenzione alla qualità dei percorsi frequentati, mentre per chi non fosse in regola è quello di rispettare l’obiettivo dell’attuale triennio ECM entro il 31 dicembre 2022.